Esperienza personale su integrazioni di 5-metiltetraidrofolato e metilcobalamina
“Nel 2014 alla caccia disperata di una seconda gravidanza, disperazione dovuta al fatto che il mio corpo si comportasse come sterile, mi sono sottoposta, grazie ad alcune indicazioni di terzi, alla ricerca di alcune mutazioni genetiche.
L’intuizione corretta fu quella di integrare acido folico metilato assieme un regime vegan crudista (al 90%) combinato con estratti di verdure trattati nel regime Gerson.
Nonostante ciò che si crede, i miei valori di omocisteina non erano altissimi, anzi, ma ci fu una risposta immediata e dopo tre mesi di questo regime rimasi subito incinta.
Riuscii ad avere anche l’intuizione di integrare ferro in modo naturale e non chimico e il regime alimentare fece il resto.
Avevo sempre integrato acido folico con scarsissimi risultati e da quel momento mi appassionai alla ricerca delle correlazioni ed assorbimenti dei metilati nel caso specifico delle mie mutazioni.
Il mio utilizzo di acido folico normale stava nascondendo una grave carenza di b12.
Ho trovato studi scientifici da cui risulta che la metil-cobalamina agisca nel dolore neuropatico periferico; è fondamentale nella metilazione del DNA e delle proteine poiché partecipa nel metabolismo dell’omocisteina e della metionina; svolge il ruolo di protezione neuronale, migliora il ritmo di sonno e di veglia, la conduzione nervosa nei pazienti con neuropatia diabetica, ed induce effetti di miglioramenti nel campo visivo, e tanto altro ancora.
Negli anni ho assistito con attenzione a risposte sul mio corpo e su altri rispetto a variazioni di dosaggi significative e al mantenimento di questa sostanza abbinata al 5-metiltetraidrofolato (acido folico metilato).
Le risposta agli antiinfiammatori naturali, che normalmente non davano nessun esito, grazie sempre a questa integrazione, è stata notevolmente positiva.
Con quest’ultima assunzione ho cominciato a notare anche una notevole lucidità mentale e miglioramento delle prestazioni.
Sempre da studi scientifici l’utilizzo del folico metilato garantisce una riduzione del rischio di ictus e Alzheimer.
La riduzione dei folati nel cervello, infatti, aumenta la proliferazione dei radicali liberi responsabili degli attacchi alle cellule nervose causando il rallentamento delle facoltà mentali.
Ho osservato come l’integrazione in diversi soggetti con colesterolo alto, abbia consentito loro di rientrare su valori standard contrastandone gli effetti e aiutando il ripristino del metabolismo.
E’ provato che in Italia viene approfondito lo studio di questa mutazione (MTHFR) solamente in merito a fertilità, poliabortività e patologie cardiovascolari.
Ho dunque continuato l’assunzione a dosaggi contenuti di B9 e B12 metilate ma, nel mese di dicembre, a causa di forti stress sono incorsa in una probabile TIA (Attacco Ischemico Transitorio) e riduzione dell’udito nella parte destra. In più stavo cercando di escogitare nuovi protocolli per cercare di combattere dei versamenti di liquido laterale (continui) ad entrambe le ginocchia (edema) che dal 2017 erano state trattate da numeri professionisti nei vari ambiti ma senza successo. L’integrazione delle due sostanze in dosi crescenti sperimentata quotidianamente mi ha permesso di trovare il dosaggio corretto e nel giro di pochissimi giorni ha consentendo all’edema di riassorbirsi completamente.
Sempre questa integrazione mi ha aiutata a superare un periodo di eccessivo stress mentale, causato da importanti decisioni che mi interessavano negli ultimi anni.
Dall’assunzione di questi folati in dosi maggiori non ho avuto più attacchi di panico”
Antonella Biunda

Complimenti!
Ottima testimonianza